Spesso capita che chi rimane coinvolto in un incidente stradale non sappia quali siano i passi da seguire per vedere tutelati i propri diritti.
Obiettivo dell’articolo è fornire quattro brevi consigli che possono fare la differenza tra ottenere il giusto risarcimento del danno o meno.
1. Cosa fare nell’immediatezza dello scontro?
Subito dopo lo scontro è importante mantenere la calma e non lasciarsi condizionare dall’emotività del momento.
Se in seguito all’incidente non si sono riportate lesioni gravi tali da necessitare l’intervento immediato dei soccorsi, è fondamentale seguire le seguenti raccomandazioni:
- Scattare fotografie ai mezzi incidentati che rilevino la posizione statica assunta dopo il sinistro ed i danni riportati. In caso di dinamica contestata tali fotografie potrebbero anche essere l’unico modo per dimostrare chi è il conducente colpevole dell’incidente.
- Testi oculari: se all’incidente hanno assistito dei testimoni è sempre bene chiedere loro le generalità. Difatti, in caso di dinamica contestata, la loro testimonianza avrà un peso determinante;
- Compilare la Constatazione Amichevole di Sinistro Stradale (cd. C.A.I.) per velocizzare la liquidazione del danno.
- Richiedere l’intervento dell’Autorità. Gli organi di Polizia (Polizia Municipale, Polizia Stradale, Carabinieri) che intervengono sul luogo di un incidente stradale devono accertare la dinamica del sinistro ed eventualmente sanzionare il conducente che abbia violato il Codice della Strada.
2. L’importanza di recarsi in Pronto Soccorso e seguire un percorso di cura
In caso di coinvolgimento in un sinistro stradale è basilare recarsi presso il Pronto Soccorso più vicino entro le 24/48 ore dal verificarsi dell’incidente.
Difatti, solo in questa maniera ci sarà la possibilità di evidenziare il nesso tra l’incidente e le lesioni patite oltre ad ottenere un buon recupero fisico grazie alle indicazioni date dal personale medico.
Spesso invece capita che i soggetti rimasti coinvolti in un incidente stradale, per svariate ragioni, decidano di non recarsi al Pronto Soccorso rischiando così di pregiudicare il risarcimento del danno patito.
Il suggerimento, pertanto, è di armarsi di pazienza e recarsi sempre in Ospedale anche se sul momento:
- non si percepiscono sintomi o dolori rilevanti: le lesioni non trattate nei tempi e nei modi giusti possono svilupparsi ed aggravarsi nei giorni successivi all’incidente;
- si ha paura che eventuali giorni di malattia dati in Pronto Soccorso possano pregiudicare il proprio rapporto lavorativo. Al riguardo, specie se si rientra nel caso di infortunio in itinere, il lavoratore è pienamente tutelato.
Ultimata la visita in Pronto Soccorso, i medici daranno all’infortunato una prognosi di guarigione, suggerendo nel contempo l’esecuzione di esami strumentali o visite con medici specialisti da eseguirsi sia attraverso il Servizio Sanitario Nazionale che presso medici libero professionisti.
Da tenere presente che dette spese saranno rimborsate dall’Assicurazione se documentate e ritenute congrue e pertinenti Già a questo punto, chi è rimasto vittima di un sinistro stradale pur non essendo ancora clinicamente guarito, può incaricare un legale di mettere in mora le Assicurazioni coinvolte dando inizio alla pratica risarcitoria.
3. Il colpo di frusta cervicale è risarcibile?
Il colpo di frusta cervicale è la lesione che più frequentemente viene riportata in un incidente stradale.
È prassi delle Compagnie assicuratrici sostenere che il danno derivante da colpo di frusta – o distorsione del rachide cervicale che dir si voglia – non sia risarcibile.
In concreto le Compagnie assicuratrici sostengono che la lesione “da colpo di frusta”, in quanto non dimostrabile attraverso “esami strumentali”, non provochi postumi permanenti risarcibili.
Tale interpretazione è errata.
La Corte di Cassazione si è più volte espressa circa il diritto del danneggiato ad ottenere il risarcimento del danno biologico permanente in caso di colpo di frusta cervicale, potendosi dimostrare la lesione anche attraverso un esame visivo, obiettivo e clinico – in pratica attraverso una rigorosa consulenza medicolegale.
Pertanto, diffidate da chiunque sostenga che in presenza di una distorsione del rachide cervicale l’unico risarcimento possibile sarà quello dei postumi temporanei e delle spese mediche sostenute.
4. Chi paga le spese legali in caso di incidente stradale?
L’Assicurato che rimane vittima di un sinistro stradale ha diritto ad ottenere il rimborso integrale del danno ivi comprese le spese legali. Ciò sia se la vertenza si definisce:
- stragiudizialmente
- in seguito alla sentenza di un giudice.
La ragione è semplice: il danneggiato ha diritto a rivolgersi ad un avvocato che si occupa di risarcimento dei danni conseguenti ad un incidente stradale per ottenere un’adeguata assistenza legale si da poter fronteggiare le conoscenze tecniche ed economiche dell’Assicurazione che sarà tenuta a garantire il proprio assicurato da ogni esborso connesso al sinistro.
Come detto, l’assistenza parte fin dalla fase stragiudiziale che spesso risulta cruciale per ottenere il giusto risarcimento del danno.
Per ulteriori informazioni su come comportarsi in caso di incidente stradale e sugli errori più comuni che possono pregiudicare e/o rendere più difficile il risarcimento del danno leggi anche il nostro breve vademecum: Sinistro stradale: come ottenere il risarcimento