I minori hanno il diritto imprescindibile di crescere in un ambiente familiare salutare, mantenendo stretti legami non solo con i membri del nucleo familiare ristretto, ma anche con la cerchia allargata, che include:
- nonni
- zii
- cugini
Tuttavia, ci sono situazioni in cui tale diritto rischia di essere compromesso. I conflitti interni alla famiglia o la separazione dei genitori possono mettere a repentaglio i rapporti tra i minori e i loro parenti più prossimi, relegandoli a un ruolo marginale nella vita dei nipoti.
Conscio dell’importanza di tutelare tali legami affettivi, il legislatore è intervenuto con disposizioni specifiche che mirano a garantire ai parenti il diritto di partecipare attivamente alla vita dei loro nipoti, non solo per il bene dei minori coinvolti, ma anche per il valore intrinseco che tali legami rappresentano.
In questo articolo, esamineremo in dettaglio i diritti e i doveri che l’ordinamento riconosce nei confronti dei parenti più prossimi – nonni e zii – nei confronti dei nipoti, analizzandone le condizioni e i limiti di esercizio nonché le modalità attraverso cui possono essere fatti valere dai soggetti interessati.
Quali diritti hanno i nonni?
Negli anni, il legislatore è intervenuto ripetutamente per proteggere il rapporto tra nonni e nipoti attraverso l’emanazione di disposizioni specifiche che delineano una serie di diritti e doveri volti a preservare questo legame affettivo. Tra questi si annoverano:
- il diritto di visita dei nonni
- il dovere di mantenimento dei nipoti
- la possibilità di richiedere l’affidamento dei nipoti
Il diritto di visita dei nipoti
Ai nonni viene espressamente riconosciuto il diritto di visita dei nipoti:
- In costanza di matrimonio/rapporto sentimentale dei genitori qualora per qualsivoglia ragione uno o entrambi impediscano ai nonni di vedere i nipoti (art. 317 bis c.c.)
- In seguito alla separazione dei genitori (art. 337 ter c.c.), posto che i figli nati dalla coppia hanno diritto a mantenere rapporti effettivi e duraturi non solo con il genitore non collocatario ma anche con la sua famiglia.
Nonostante non sia stabilito un limite minimo di giorni per considerare soddisfatto il diritto dei nonni di mantenere un rapporto con i nipoti, la legge richiede che la frequenza delle visite consenta alle parti di mantenere rapporti significativi, sia in termini di intensità che di affettività.
Tale diritto, in conformità a quanto stabilito dal diritto internazionale in materia di diritto ai legami familiari, viene riconosciuto ai nonni:
- di sangue, ossia coloro che hanno un legame parentale diretto con i nipoti.
- acquisiti, che includono coloro che, pur non avendo un legame parentale diretto con i bambini, possono essere considerati nonni in virtù della loro relazione matrimoniale o di convivenza con un nonno diretto.
Quando i nonni non hanno diritti di vedere i nipoti
Il diritto di visita dei nonni è riconosciuto solamente se viene valutato conforme al supremo interesse del minore coinvolto ovvero ove il rapporto esistente tra quest’ultimi ed i nipoti sia reputato una risorsa per i bambini, utile a garantirne il corretto sviluppo psico-fisico.
Ne consegue che i nonni non avranno alcun diritto di vedere i nipoti:
- Se il nipote è maggiorenne e oppone il proprio rifiuto: in questi casi, il punto di vista del nipote prevale e né i genitori né il giudice possono obbligare il nipote a mantenere il rapporto con i nonni se ha espresso il suo dissenso.
- Se il nipote è minorenne e oppone il proprio rifiuto: in queste circostanze, il giudice dovrà valutare attentamente le ragioni del dissenso espresso dal minorenne, specialmente se si tratta di un bambino molto giovane, al fine di determinare se il rifiuto sia giustificato.
- Se il rapporto non è ritenuto conforme all’interesse dei minori coinvolti, ad esempio a causa del comportamento dei nonni che, a causa di un alto grado di conflittualità con uno o entrambi i genitori, denigrano il genitore davanti ai bambini.
Cosa fare se i genitori non fanno vedere i nipoti ai nonni?
Nel caso in cui i genitori impediscano ai nonni di vedere o anche solo parlare con i nipoti minorenni, potranno ricorrere al Tribunale del luogo ove i minori risiedono per richiedere l’adozione delle misure più appropriate per proteggere tale rapporto.
Per ottenere riconoscimento del diritto di visita, i nonni istanti dovranno:
- Presentare prove degli impedimenti e delle opposizioni messe in atto da uno o entrambi i genitori per impedire loro l’esercizio del diritto di visita ai nipoti.
- Dimostrare che mantenere il rapporto con i nipoti è nell’interesse dei minori ad esempio documentando il tempo trascorso insieme e l’intensità della relazione con i minori prima dei fatti impeditivi.
All’esito del processo, il giudice adotterà con decreto i provvedimenti maggiormente idonei a tutelare i minori coinvolti, ad esempio:
- stabilendo le modalità e le tempistiche volte a garantire la frequentazione nonni – nipoti.
- prevedendo eventuali sanzioni a carico dei genitori che si rifiutino di ottemperare a quanto stabilito in decreto
Il dovere di mantenimento dei nipoti
Per garantire il supremo interesse dei minori a crescere con adeguati mezzi di sussistenza, il legislatore ha stabilito il dovere dei nonni, sia paterni che materni, di contribuire al mantenimento dei figli nati dalla coppia (art. 316 bis c.c.).
Questo dovere, di natura sussidiaria rispetto a quello primario che incombe sui genitori, si attiva soltanto se entrambi i genitori:
- Sono oggettivamente impossibilitati a provvedere al sostentamento dei figli nati dalla loro unione, ad esempio perché entrambi sono disoccupati e privi di sostegno economico.
- Si disinteressano del mantenimento dei figli, rifiutandosi di assumersi questa responsabilità.
Quando si verifica una delle condizioni sopra menzionate, tutti gli ascendenti di pari grado sono tenuti a contribuire al mantenimento dei nipoti:
- In via solidale, il che significa che tutti i nonni, sia del lato paterno che del lato materno, sono chiamati a provvedere simultaneamente al sostentamento dei nipoti.
- In proporzione alle loro capacità economiche, al fine di soddisfare le esigenze del minore.
Nel caso in cui i nonni rifiutino di contribuire al mantenimento del nipote, una delle parti interessate, tra cui:
- genitori
- altri nonni
- figure affidatarie dei nipoti
può presentare ricorso al Tribunale del luogo di residenza dei minori. Questo per richiedere l’emissione di un decreto che accerti il dovere di mantenimento dei nonni e li condanni a versare il sostentamento dovuto.
Il diritto di visita degli zii
Nonostante il legislatore si concentri principalmente sulla figura dei nonni, riconoscendo loro una serie di diritti e doveri nel rapporto con i nipoti, l’ordinamento giuridico tiene ugualmente in considerazione la figura degli zii, considerandoli indirettamente meritevoli di tutela.
In particolare, sia in caso di matrimonio o unione sentimentale dei genitori, sia in situazioni di separazione dei coniugi, viene garantito il diritto dei figli nati dalla coppia di mantenere rapporti significativi con i parenti di entrambi i rami (art. 337 ter c.c.), all’interno dei quali gli zii sono inclusi.
Ciò implica che:
- In caso di separazione, il Giudice chiamato a prendere decisioni riguardanti l’affidamento dei minori nati dalla coppia deve considerare attentamente anche il legame tra figli e zii, garantendone la salvaguardia.
- Anche se non esplicitamente previsto dalla legge, la giurisprudenza estende agli zii la facoltà di intraprendere azioni giudiziarie autonome simili a quelle riconosciute ai nonni (art. 317 bis c.c.) per ottenere provvedimenti che tutelino il loro diritto di visita con i nipoti.