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Il piano genitoriale: cos’è e quando si applica

Nell’ambito delle dinamiche familiari, la riforma Cartabia ha introdotto un importante strumento finalizzato a salvaguardare l’interesse supremo dei figli: il Piano Genitoriale.

Questa innovativa misura si pone l’obiettivo di garantire ai bambini il diritto fondamentale di mantenere un solido legame con entrambi i genitori, in caso di:

La sua introduzione rappresenta un passo significativo verso la promozione della genitorialità condivisa e l’attenuazione dei conflitti tra i genitori, il tutto nell’ottica di preservare il benessere emotivo e psicologico dei figli coinvolti.

In questo articolo, esploreremo dettagliatamente il concetto di Piano Genitoriale, analizzando come sia stato plasmato dalla riforma Cartabia e come esso miri a stabilire linee guida chiare per l’esercizio della genitorialità condivisa.

Attraverso l’adozione di questo strumento, l’auspicio è quello di promuovere una maggiore armonia tra i genitori separati, contribuendo così a creare un ambiente stabile e amorevole in cui i bambini possano crescere indipendentemente dalla situazione familiare.

piano genitoriale

Quando si applica il piano genitoriale?

In seguito alla riforma Cartabia, si distinguono due diversi ambiti di applicazione del piano genitoriale:

  • Applicazione obbligatoria
  • Applicazione facoltativa

Applicazione obbligatoria

Tutte le volte che per definire le condizioni di mantenimento ed affidamento dei figli sia necessario ricorrere al giudice, e quindi nei casi di:

  • separazione/divorzio giudiziali.
  • ricorso per determinare le condizioni di affidamento dei figli.

 I genitori hanno l’obbligo di presentare una proposta di piano genitoriale a pena di decadenza, in modo da permettere al Giudice di valutare se le proposte di progetto educativo avanzate dai genitori rispondano effettivamente all’interesse dei figli.

In particolare:

  • il genitore che ricorre in giudizio è tenuto a presentare la propria proposta allegandola al ricorso introduttivo (art. 473 –bis. 12 comma 4 c.p.c.)
  • il genitore che si costituisce adempie a detto obbligo allegando lo schema di piano genitoriale direttamente con la costituzione di comparsa e risposta (art. 473 – bis. 16 c.p.c.).

Il Giudice, lette le proposte presentate, nel caso in cui:

  • non vi sia accordo tra genitori sulle questioni di maggior rilevanza inerenti alla cura/gestione/mantenimento dei figli.
  • le ipotesi di piano educativo avanzate dai genitori non corrispondano all’interesse dei bambini.

può proporre un piano genitoriale ad hoc che, se accettato, diviene parimenti vincolante per entrambi i genitori (art. 473 – bis. 50 c.p.c.)

Applicazione facoltativa

Quando i genitori riescono a raggiungere un accordo riguardo alle questioni finanziarie e legali che seguono a una separazione/cessazione di convivenza, l’inclusione di un Piano Genitoriale può dimostrarsi utile, anche se non obbligatorio.

Questo strumento offre infatti la possibilità di prevenire fin dall’inizio possibili attriti futuri legati alle decisioni che riguardano i figli, quali ad esempio:

  • la scelta dell’istituto scolastico
  • il momento più opportuno per i piccoli di conoscere nuovi compagni dell’altro genitore
  • la ripartizione tra genitori delle deduzioni fiscali legate alla presenza di figli

 Sono tutte questioni che, se affrontate senza pianificazione, possono trasformarsi in future liti, destinate nel peggiore dei casi a sfociare in controversie in tribunale.

Un Piano Genitoriale dettagliato, invece, può agire come un manuale condiviso per i genitori, garantendo:

  • una base stabile su cui basare le scelte relative alla crescita e al benessere dei figli.
  • una comunicazione aperta e rispettosa tra i genitori che metta in primo piano il benessere dei minori in ogni decisione.

Sebbene non imposto in caso di separazione consensuale, il Piano Genitoriale si rivela un alleato prezioso per le coppie separate desiderose di assicurare un futuro tranquillo ai propri figli. La sua inclusione nella pianificazione post-separazione contribuisce significativamente a stabilizzare la nuova dinamica familiare e a promuovere la serenità per tutti i membri coinvolti.

Cosa prevede il piano genitoriale?

Perché possa essere il più efficace possibile, il piano genitoriale non deve limitarsi ad una mera elencazione delle attività che interessano attualmente i figli della coppia ma deve tradursi in un progetto educativo che esponga nel modo più completo e preciso possibile gli aspetti di maggior importanza – organizzativi e relazionali – che riguardano la prole, anche in ottica futura.

Ciò premesso, a livello contenutistico è comunque possibile distinguere tra informazioni obbligatorie e disposizioni facoltative.

Quali sono le informazioni obbligatorie da inserire nel piano genitoriale

Secondo quanto stabilito dal legislatore, il piano genitoriale deve necessariamente contenere le seguenti indicazioni:

  • Individuazione dei principi generali in materia di bigenitorialità (affidamento condiviso e genitore collocatario) e dei diritti dei figli (rapporto paritario con entrambi i genitori, non essere coinvolti in dissidi tra figure genitoriali)
  • Percorso scolastico, indicando quantomeno l’istituto scolastico attualmente frequentato dalla prole. È importante inoltre definire se c’è la possibilità che il figlio frequenti istituti privati, eventuali doposcuola, orari di entrata anticipata e come verranno ripartiti i costi tra i genitori (ad esempio per eventuali rette scolastiche e materiale didattico).
  • Percorso educativo ed attività extrascolastiche, comprese le attività extrascolastiche come sport o altre attività ricreative. Sarà inoltre utile specificare come i costi per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria saranno ripartiti tra i genitori.
  • Frequentazioni abituali, indicando le persone coinvolte abitualmente nelle cure del bambino, come nonni, zii o altri parenti. Se ci sono terzi soggetti, come un servizio di babysitting, è utile stabilire come i costi verranno suddivisi.
  • Vacanze normalmente godute, delineando i periodi di ferie che il bambino normalmente trascorre con ciascun genitore, nonché eventuali periodi trascorsi con terzi soggetti come campi scuola, nonni o amici.  

Quali sono le disposizioni facoltative previste dal piano genitoriale

All’interno del piano genitoriale possono essere ricomprese tutte le ulteriori informazioni che permettano di definire in modo anticipato le questioni di maggior interesse relative alla prole.

A titolo esemplificativo, potranno essere inserite clausole volte a definire:

  • Salute e benessere, stabilendo in via anticipata aspetti medici come l’accesso alle cure, le decisioni riguardo alle vaccinazioni e alle terapie mediche, e come affrontare situazioni di emergenza. Potranno essere altresì individuati i medici curanti/specialisti aventi in cura i bambini, e la ripartizione dei relativi costi tra genitori.
  • Aspetto religioso, individuando il percorso religioso che i genitori intendono far seguire ai figli (ad es. eventuale frequentazione dell’ora di religione a scuola/catechismo etc.)
  • Nuove Relazioni, indicando le modalità e le tempistiche per l’introduzione dei bambini al nuovo partner del genitore.
  • Comunicazioni, definendo i canali e le modalità di comunicazione tra i genitori, inclusi incontri faccia a faccia, chiamate telefoniche, messaggi e-mail o applicazioni di messaggistica e stabilendo come affrontare le eventuali divergenze.
  • Frequentazione con figli, predisponendo un apposito schema in cui vengano individuati i giorni riservati alla frequentazione con il genitore non collocatario e le modalità di comunicazione con i figli (es. orari in cui effettuare chiamate/videochiamate).
  • Decisioni a Lungo Termine, prendendo in considerazione le scelte significative che potrebbero sorgere nel tempo, come il trasferimento in una nuova città o paese, e come tali decisioni influenzeranno i figli e la loro relazione con entrambi i genitori.
  • Evoluzione del Piano, stabilendo le modalità di aggiornamento e modifica del piano man mano che i bambini crescono e le circostanze cambiano.
  • Ripartizione delle deduzioni fiscali, stabilendo se ed in che misura i benefici fiscali connessi alla presenza di figli nonché altre misure economiche a sostegno dei figli (assegno unico universale) verranno ripartiti tra genitori.

Cosa succede se l’altro genitore non rispetta il piano genitoriale?

Una volta che il Piano Genitoriale è stato firmato dalle parti o, nel caso di un procedimento giudiziale, è stato approvato dal Giudice, esso diventa vincolante per entrambi i genitori che si impegnano a rispettarlo in ogni suo aspetto.

l mancato rispetto delle misure previste, permetterà al genitore avente interesse fare ricorso al Giudice che potrà adottare nei confronti del genitore inadempiente le seguenti misure (art. 473 – bis. 39 c.p.c.):

  • Modificare le condizioni di affidamento: Il Giudice può apportare modifiche ai provvedimenti esistenti in materia di affidamento, se lo ritiene opportuno.
  • Ammonizione formale: il Giudice ha il diritto di emettere un avvertimento formale, chiedendo al genitore di astenersi da comportamenti lesivi per gli interessi dei figli.
  • Sanzione economica giornaliera: Il Giudice ha il potere di imporre al genitore inadempiente il pagamento di una sanzione, calcolata in base ai termini dell’art. 614 bis c.p.c., per ogni giorno di ritardo o violazione dei provvedimenti.
  • Sanzione Amministrativa: Il Giudice può condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa, con un importo che varia tra 75 euro fino ad € 50 mila, a favore della cassa delle ammende.
  • Risarcimento: In situazioni in cui è necessario, il Giudice ha la facoltà di condannare il genitore inadempiente a risarcire l’altro genitore o persino il figlio, anche senza che vi sia una richiesta formale da parte dell’altra parte coinvolta.

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